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Il garante della Pubblicità stoppa lo spot Fiat della Panda Cross

di Daniele Amore

 

La Panda Cross della FiatNel nuovo millennio, l'immagine di un costruttore di automobili non passa solo per la tecnologia che mette nei suoi modelli, ma necessita anche di una ottima campagna di informazione che sfrutta al massimo i media, sia tradizionali che quelli di ultima generazione come Internet e i social. Usare gli strumenti che sempre più riescono a raggiungere i clienti in modo capillare ed efficacie. Una campagna pubblicitaria ben fatta e mirata, appare di fondamentale importanza per ogni costruttore di auto. Particolare attenzione viene data agli slogan che accompagnano le immagini sempre più spettacolari dei prodotti che devono essere venduti.

Uno dei costruttori che ha fatto della comunicazione il cavallo di battaglia è stata l'Audi. Ogni spot porta alla mente del cliente le immense capacità tecnologiche della casa degli anelli, oppure mette in risalto anche in modo eccessivo i risultati storici nel mondo delle competizioni del costruttore tedesco. Ma per vendere meglio in un paese come l'Italia dove il consumatore ha ancora una certa affezione per ciò che si produce nella sua terra, soprattutto in un periodo di crisi, ad accompagnare le immagini dei modelli Audi ci sono spettacolari vedute dei posti più belli d'Italia con lo slogan "Italia land of Quattro" in riferimento alle potenzialità della trasmissione 4x4 che si trova su tutti i modelli della casa tedesca chiamata Quattro. Qui entra in gioco il gruppo FCA. La Fiat infatti, per pubblicizzare la l'ottima Fiat Panda 4x4 Coss ha usato uno slogan che non solo mette in risalto le doti eccellenti del piccolo Suv made in Italy, ricordiamo che la Panda è prodotta e progettata tra Torino e Pomigliano d'Arco, ma che riprende il concetto di auto per tutti i terreni in modo sarcastico proprio giocando sullo stesso terreno dell'Audi. Gli uomini del marketing Fiat assieme agli agenti pubblicitari, hanno usato la voce di Piero Chiambretti, che nel finale dello spot usa lo slogan "Italia land of Panda!". Un  chiaro riferimento, usando un' intelligente vena irriverente, per mettere chiaramente in evidenza le doti fuoristradistiche della Panda da sempre nel il suo DNA, cioè la capacità di essere portatile e adatta soprattutto alle esigenze cittadine, cosa alquanto complessa per i grossi SUV della concorrenza.

Da qui la protesta della casa degli anelli, che allertato il proprio ufficio legale ha presentato ricorso  al giurì dell'istituto dell'Autodisciplina pubblicitaria, il quale dopo aver visionato il materiale ed ascoltato le parti ha dato ragione all'Audi intimando alla Fiat di non usare più la frase in questione come slogan per allusioni offensive nei confronti del marchio concorrente. Volendo entrare nel dettaglio la Fiat avrebbe contravvenuto all'art 13 comma 2 che regolamenta lo sfruttamento illecito della notorietà dell'immagine altrui, e l'articolo 14 che parla chiaramente di denigrazione di un marchio concorrente. Nonostante le difese dei legali Fiat che parlavano di modelli incompatibili sia per marchi ma soprattutto per fasce di mercato tra loro, Il giurì ha sentenziato motivando  che la pubblicità Fiat aveva il chiaro intento denigratorio nei confronti del marchio tedesco anche se non in concorrenza diretta. Inoltre riusciva anche ad avere come vantaggio una visibilità maggiore usando l'immagine che l'Audi per avvantaggiare il prodotto Panda. Una vittoria da parte dei tedeschi che potrebbe anche diventare un boomerang mediatico. In un era dove i social la fanno da padrona, questa controversia potrebbe paradossalmente avere ragione dal punto di vista legale ma avere conseguenze negative dal punto di vista mediatico, soprattutto considerando che coinvolge il costruttore nazionale che sta tornando, con prodotti innovativi e dal forte impatto emozionale, in auge nel cuore degli italiani. Gli interni della Fiat Panda cross

Detto questo, la condanna del giurì non può negare la verità inconfutabile che in Fiat hanno messo sul mercato un ottimo modello. La Fiat Panda Cross ha una dotazione tecnologicamente ineccepibile che la rende il vero ed unico piccolo veicolo tutto fare. La Panda Cross ha una meccanica che prodotta ed ingegnata completamente in Italia prima dell'avvento della Jeep nella galassia FCA, consente al piccolo SUV di casa Fiat di poter primeggiare senza timori con veicoli di dimensioni e potenze ben maggiori senza rinunciare alle doti di cittadina economica che contraddistinguono la citycar italiana. Il migliore spot pubblicitario è proprio il confronto continuo che tutte le riviste specializzate ed i programmi televisivi del mondo fanno mettendo alla prova la piccola Panda Cross con la concorrenza senza timori reverenziali, tal volta mettendo in imbarazzo proprio chi dovrebbe essere superiore. Poi bisogna considerare le ripercussioni che questa azione dell'Audi nei confronti di Fiat porterà nei rapporti futuri dei due marchi. C'è da risolvere la questione della proprietà intellettuale delle due sigle Q2 e Q4 che appartengono alla FCA che le utilizza in esclusiva sui modelli Alfa Romeo da molti anni. L'Audi usa per i suoi SUV la lettera Q che indica appunto la derivazione Quattro seguita da un numero che indica la categoria di appartenenza. Un esempio sono i modelli già in listino come Q7, Q5 e Q3. La casa degli anelli purtroppo si vede impossibilitata a completare la gamma aggiungendo altri due importantissimi tasselli come il Q4 e il Q2 per ovvi motivi legati ai diritti in possesso di FCA. Una vicenda che rischia di inasprirsi dopo la sentenza sullo spot Panda Coss. C'è da dire che a Torino il marketing non è certo avaro di fantasia, sicuramente sta trovando un modo alternativo per far arrivare il modo chiaro inequivocabile ma soprattutto divertente il messaggio tutti i suoi potenziali clienti.  

 

Daniele Amore

 


 

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