| 
		 
		I RIFIUTI SONO IMPORTANTI
		 
		
		UNA INGEGNERE DEL HERA CI PARLA DEI 
		PROBLEMI AMBIENTALI 
		  
		
		di Isabella Dallapiccola 
		  
		
		  
		
		Rifiuti, inquinamento e risparmio sono le 
		tematiche affrontate con Fabia Ferrari, ingegnere del gruppo Hera.
		 
		
		Quando si è formato l’Hera e quali sono 
		le sue finalità? 
		
		“È una cooperativa che lavora dal 2006 nella 
		gestione di acqua, gas e luce; si è formata dalle fusioni di varie 
		società. I suoi stabilimenti si trovano principalmente in Emilia 
		Romagna, a Bologna, a Ravenna, a Rimini e ovviamente a Ferrara”. 
		
		È importante la raccolta differenziata 
		per la salvaguardi dell’ambiente? 
		
		“Si è fondamentale; le persone, ora come 
		ora, non possono raggiungere la produzione zero dei rifiuti, basti 
		pensare che nella media una persona accumula 2 Kg di rifiuti 
		giornalieri. Lo smaltimento totale è irraggiungibile”. 
		
		Ci spiega che cos’è il compostaggio?
		 
		
		“Consiste nell’insieme di rifiuti organici, 
		in parte verdi, cioè rami di alberi o foglie secche. Questo materiale 
		viene poi immesso in appositi bidoni messi a disposizione delle famiglie 
		dell’Hera; successivamente tramite un processo naturale la materia 
		organica diventa humus, cioè fertilizzante naturale che ogni persona può 
		utilizzare al posto dei concimi chimici. 
		
		Quali sono le fasi dello smaltimento dei 
		rifiuti separati? 
		
		“La nostra associazione si organizza nella 
		divisione di legno, carta, plastica e vetro (bianco e verde) e nella 
		costruzione di una nuova isola ecologica ogni anno; l’isola ecologica è 
		uno spazio adibito alla raccolta di rifiuti non classificabili. Un 
		esempio di agenzia che consuma il nostro legno riciclato è la famosa 
		azienda svedese IKEA; modestamente Ferrara si può avvalere di una 
		eccellenza nel riciclo del legno”. 
		
		Ferrara è una città virtuosa nella 
		raccolta differenziata? Quando in città è cominciato questo tipo di 
		raccolta? 
		
		“Virtuosa ma non troppo; la raccolta 
		differenziata ha inizio nel 1997 al momento dell’approvazione. 
		All’apertura dell’Hera i prodotti riciclati erano il 15% mentre ora sono 
		il 49,2%, si dovrà ancora migliorare. Le aspettative sono tante: una di 
		queste è quella di sensibilizzare il più possibile gli adulti ancora 
		scettici su questo rilevante problema”. 
		
		Come ha potuto determinarsi una 
		situazione così drammatica a Napoli? Quali sono le cause? 
		
		“Anche se è un discorso complicato se ne 
		possono individuare due: la Mafia e gli impianti. Sfortunatamente questi 
		due elementi sono sinergici e le discariche sono quindi abusive. Questo 
		problema non è solo di Napoli ma di tutta Italia poiché i rifiuti 
		provengono da tutta la penisola. La soluzione è semplice: consiste nel 
		costruire un nuovo termovalorizzatore inceneritore, lo stesso che ora è 
		usato a Ferrara anche se è sottovalutato”. 
		
		È ottimista per il futuro il nostro 
		pianeta? 
		
		“Si, ci credo. Un vantaggio ed uno 
		svantaggio è la sovrappopolazione, infatti è un vantaggio la numerosa 
		gioventù sensibilizzata ed uno svantaggio l’aumento dei rifiuti 
		giornalieri di ogni persone. Per ora ci sono principi fuori logica però 
		sono ottimista. 
		  
		  
		
		Isabella Dallapiccola  |