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		di 
		Gioia Magliozzi   
		Green, verde, come la speranza di un 
		pianeta più pulito, sostenibile, a dimensione d’uomo. 
		Green, parola di gran moda, al giorno 
		d’oggi. 
		Ma non son solo parole. 
		Sono fatti. 
		Per il 7° anno consecutivo la rivista 
		specializzata Green Car Journal ha annunciato i cinque finalisti 
		del premio Green Car of the Year® 2012, che onora l‘eccellenza, 
		in campo ambientale, del settore automobilistico. 
		L’impresa di restringere il campo a cinque 
		concorrenti è stata titanica, vista la crescente attenzione riguardo a 
		questo argomento. 
		Per la selezione, infatti, vengono 
		solitamente prese in esame dozzine di vetture con il migliore impatto 
		ambientale, che utilizzano tutti i carburanti e tutte le tecnologie - 
		tra cui modelli alimentati a benzina a elevata efficienza e diesel, 
		insieme a vetture alimentate a gas, elettricità e altri carburanti 
		alternativi. 
		Ma tant’è. I redattori del Green Car 
		Journal hanno sentenziato: corrono per il podio la Ford Focus 
		Electric 2012, la Honda Civic Natural Gas 2012, la Mitsubishi i 2012, la 
		Toyota Prius v 2012 e la Volkswagen Passat TDI 2012.  
		La giuria del Green Car of the Year®, 
		per l’assegnazione dell’oro alla più “verde”, comprende i leader delle 
		principali organizzazioni ecologiste degli U.S.A. Tanto per fare un paio 
		di esempi, Jean-Michel Cousteau, presidente di Ocean Futures Society 
		e Matt Petersen, presidente di Global Green USA.  
		Il vincitore sarà annunciato il 17 novembre, 
		il giorno prima dell’apertura del Salone dell'auto di Los Angeles, 
		il più importante show della stagione degli aceri rossi in Nord 
		America – aperto al pubblico dal 18 al 27 Novembre 2011. 
		Il premio verrà assegnato alle vetture che 
		siano disponibili entro il 1 gennaio 2012. 
		Nell’attesa del responso finale, ad ogni 
		modo, a questi cinque finalisti spettano sin da oggi gli onori del 
		Green Car Journal quali migliori 5 auto ecologiche del 2012, per 
		essere arrivate ai vertici di un settore che è sempre più consapevole e 
		che offre un numero sempre maggiore di modelli entusiasmanti e attenti 
		al rispetto dell'ambiente. 
		Standing ovation, allora. Onori ai 
		motori (verdi). 
		(G.M.) 
 
		MUSONE CHI LEGGE 
		(OPPURE NO?)Sembrerebbe che gli amanti dei motori siano degli irriducibili musi 
		lunghi.
 Deduzione legittima, stando alla valanga di commenti - specie in rete - 
		sull’ormai famoso servizio del TG1 dedicato alla nuova Ferrari 458 
		Spider.
 La bionda giornalista Francesca Grimaldi, dopo aver enumerato i pregi 
		tecnici dell’ultimo gioiello del Cavallino - una sportiva a due posti 
		con motore posteriore-centrale - si è lasciata andare a un simpatico 
		commento: la 458 Spider vale tutti i 220mila euro necessari per 
		portarsela in garage, non fosse altro che per il vantaggio di non 
		rovinare la permanente.
 Dotata, infatti, di un tetto rigido in alluminio ripiegabile (prima 
		volta in un modello con questa architettura), grazie a un vetro 
		antivento consente di viaggiare a vettura scoperta senza interferire con 
		le femminili acconciature.
 Apriti cielo, anzi, tettuccio! La povera giornalista, e con lei il già 
		criticato TG1, sono stati bersagliati da un fuoco di commenti 
		sarcastici, quasi che una battuta ironica, perché tale era, non avesse 
		diritto di cittadinanza in un “pezzo” giornalistico serio: quello su una 
		Ferrari 458 Spider, appunto.
 Ma davvero si pensa che gli appassionati di motori non abbiano senso 
		dell’umorismo? Oppure è scandaloso parlare in maniera irriverente di una 
		casa automobilistica così prestigiosa? Onestamente non crediamo in 
		nessuna delle due ipotesi.
 Primo: il mondo che gravita intorno ai motori è per sua stessa natura 
		fonte di gioia di vivere, di allegria e partecipazione. Secondo: la 
		Ferrari starà ringraziando per la pubblicità che è derivata dalla 
		presunta caduta di stile della signora.
 Come non accorgersi che la giornalista ha voluto sorridere anche di sé: 
		lei, con una messa in piega imbalsamata, al volante di una sportiva 
		fiammante che forse non guiderà più.
 Che le donne sceglierebbero una Ferrari 458 Spider per non rovinarsi 
		l’acconciatura è un’evidente esagerazione: gli acquirenti di questo tipo 
		di automobili non si porrebbero certo il problema di un pit-stop in più 
		dal parrucchiere.
 E allora: ridiamoci su, e Spazio ai Motori!
 
		  Gioia Magliozzi |