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Lug./Ago. 2015

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  • Le regole dell’attrazione in vacanza

  • Quello che succede a Las Vegas... rimane a Las Vegas

 di Marco Palagi

 

Le 5 fasi del corteggiamento. Solo il 7% della comunicazione tra un uomo e una donna, in fase di corteggiamento, avviene in forma verbale, attraverso la conversazione. Tutto il resto ce lo svela il linguaggio del corpo (LdC) o la comunicazione non verbale (CnV). Riuscire a capirne i segni ci permetterà di conquistare l’uomo o la donna che ci interessa con maggior facilità. Evitando “scottature indesiderate”…

 

1. CONTATTO VISIVO

Sfatiamo un mito: Il primo passo è sempre della donna!

Per lei: Individuare un tipo piacevole, cercare e incrociare lo sguardo dell’uomo, mantenerlo per pochi secondi e poi guardare in basso, così da inviare un segnale di interesse. Ripetere da 3 a 5 volte fino a che l’uomo non se ne accorge. Suscitato l’interesse, lanciare un’occhiata mirata spalancando maggiormente gli occhi in modo che capisca che quello sguardo è tutto per lui.

Per lui: Se una donna ti sorride non pensare subito che sia un invito sessuale (lo so, hai un livello di testosterone 10/20 volte maggiore della donna).

2. LA POSTURA E IL PAVONEGGIAMENTO

Quando vi incrociate in spiaggia, magari in riva al mare o sulla passerella, l’uomo modifica il suo corpo fisiologicamente a livello inconscio: il tono muscolare aumenta, le spalle si raddrizzano e si allargano e il petto si spinge in fuori. Via anche la pancia. Questo lo fa apparire dominante e alla donna piace. Come gli animali che mostrano il piumaggio alla femmina per farsi notare.

Lei pure raddrizza il busto mettendo in evidenza il seno, ancheggia (uno dei segnali femminili più potenti) e piega la testa di lato per mostrare il collo (che sprigiona parecchi feromoni). Gioca con i capelli (e scopre il viso) come a dire: “Lo faccio per te”, si passa la lingua sulle labbra sporgenti (per metterle in mostra) e si sistema il costume (soprattutto nei pressi dei glutei). Oppure, se seduta, accavalla le gambe appoggiandole una sopra l’altra in modo parallelo, trasmettendo un’idea di salute e giovinezza (lo insegnano anche alle modelle…). Il rapporto vita fianchi (calcolatrice alla mano) che gli uomini preferiscono, secondo alcuni studi, va dal 67 all’80%. Usate i tacchi e le gonne: gli uomini amano le gambe e i tacchi danno l’impressione delle gambe lunghe e inoltre fanno ondeggiare i glutei e spingono in avanti il seno.

3. IL DIALOGO E L’ASCOLTO

L’uomo non è programmato per fare lunghe conversazioni, anticamente il suo compito era solo la caccia, la donna invece doveva instaurare relazioni sociali con gli altri membri delle tribù. All’uomo piace parlare di se stesso e dei suoi successi (lo fa spesso all’inizio), ma gli piace anche molto ascoltare, seppure lo possiate trovare imperturbabile a ciò che gli dite (un tempo doveva mascherare i sentimenti ai nemici). Non entrate subito troppo nel personale, un passo per volta. Di solito l’uomo inizia la conversazione con frasi stereotipate e banali, ma almeno il ghiaccio è rotto. Per lei: chiacchiera quanto vuoi dimostrando intelligenza e personalità e lui ti ascolterà con piacere.

4. PAPPAGALLI CHE SI STUDIANO

È dimostrato che un uomo e una donna, in fase di corteggiamento, si ritrovino a imitare i gesti, le espressioni, il tono di voce e il linguaggio corporeo l’uno dell’altra. Sono come movimenti sincroni, come se ballassero un valzer o si conoscessero da una vita: lui si massaggia la nuca, lei si tira indietro i capelli, lui inizia una frase e lei la termina. Se vi accorgete di questo significa che siete sulla strada giusta, come quando si dice che “state bene” con una persona e vi sentite “in sintonia”. È la fase di studio prima del contatto, come tra gli animali.

5. IL CONTATTO FISICO

Se lei cerca di toccarvi il braccio, lasciatela fare, a volte lo fa mentre sta parlando per cercare di stabilire un contatto emotivo con voi. Toccatevi in questo modo a vicenda, anche per vedere se l’altro vi sta ascoltando. Non datevi delle mazzate, per quello aspettate almeno il matrimonio! Se una donna sfiora la spalla di un uomo o il petto dimostra che è interessata al suo aspetto fisico e lui, orgoglioso, allargherà ancora di più le spalle.

Questo è solo un assaggio di alcuni dei segnali inconsci, ma ora che li conoscete magari la prossima volta potete usarli a vostro vantaggio.

Fonti: Perché gli uomini sono fissati con il sesso e le donne cercano l’amore e Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi di Allan e Barbara Paese.

(M.P.)


Quello che succede a Las Vegas... rimane a Las Vegas

Sono stato a Las Vegas tantissime volte nella mia vita: nei miei sogni, attraverso i film e i telefilm, i libri e i racconti di chi ne è ’sopravvissuto’, ma niente di tutto questo può essere paragonato alla reale Las Vegas che dal 22 al 24 agosto scorso ho visto di persona, toccandola e vivendola, di notte soprattutto.

Innanzitutto diciamo, per chi non lo sapesse, che Las Vegas si trova nello stato del Nevada, negli Stati Uniti d’America, sorge nel deserto del Mojave come un’oasi dove il paesaggio circostante, prima di raggiungerla e dopo averla lasciata, è secco, roccioso e con vegetazione scarsa e dove le temperature raggiungono i 47° C. Il nome Las Vegas deriva da un termine spagnolo che significa “I Prati”; infatti, nella zona, esistevano pozzi d’acqua che alimentavano alcune aree verdi. E questo è tutto quello che vi dirò sulla geografia e la storia della città.

Ora vi dirò cosa troverete a Las Vegas e lo farò servendomi dei 7 vizi capitali (o peccati capitali, come erroneamente spesso vengono chiamati) visto che Las Vegas è soprannominata Sin City (Città del peccato):

Superbia: raggiunta Las Vegas tutte le inibizioni spariscono, nessuno è più ’nessuno’, la città ti fa sentire più grande, più forte, potente, ricco e fortunato. Quando ti siedi al tavolo da gioco o davanti alle slot-machine tutto è possibile e ti trasformi in un ’essere’ superiore alla sfortuna e a tutti i problemi lasciati a casa. In piscina fai salti carpiati, a letto prestazioni da Oscar.

Avarizia: questo vizio ben si sposa con l’avidità, dapprima si è avari con i propri soldi che vogliamo giocare, li mettiamo da parte prima ancora di partire illudendoci che la frase “gioco solo questi 100 $” possa concretizzarsi e risparmiamo persino sul mangiare. Poi diventiamo avidi e più vinciamo più vogliamo vincere. Ho visto donne anziane che si tiravano i capelli alle slot perché una di loro aveva ritirato la ricevuta di vincita dell’altra mentre questa ordinava da bere. Era una vincita da 10,35 $!

Lussuria: durante tutto il giorno c’è una vasta scelta in fatto di spettacoli ’per adulti’, non c’è la prostituzione che è illegale ma tutto il resto che può essere definito vietato ai minori è presente e ben pubblicizzato a ogni angolo di strada. La soddisfazione del piacere è uno dei requisiti di ogni locale, hotel e casinò di Las Vegas. Nessuno deve rimanere deluso. E se ti vuoi sposare lo puoi fare direttamente dal sedile della tua auto, come da McDonald’s, con i testimoni seduti dietro.

Invidia: chi rappresenta maggiormente l’invidia se non il triste turista, che ha giocato giorno e notte ai tavoli e alle slot perdendo continuamente, che osserva sbavando il principiante che per la prima volta prende in mano delle carte da gioco o tira la leva della slot? O il riccone che piazza fiche da 100 $ su ogni numero e se perde alza la posta? Non si è mai abbastanza invidiosi a Las Vegas.

Gola: a Las Vegas non si rimane mai a stomaco vuoto. Alle slot e ai tavoli basta alzare un braccio perché una signorina svestita arrivi a prendere l’ordinazione, dal cocktail (gli alcolici sono disponibili a ogni ora del giorno) all’hamburger, tutto pur di non abbandonare la fortuna. E lungo la Strip, la strada dove si trovano 18 tra i 25 hotel più grandi del mondo, abbondano ristoranti e locali dove puoi bere, mangiare, ascoltare musica, divertirti e naturalmente giocare, il bar ha persino i giochi incassati nel bancone.

Ira: a Las Vegas tutti subiscono torti, tutti vogliono vendicarsi, tutti perdono. Le risse tra croupier e giocatori sono all’ordine del giorno, se ti va bene ti sbattono fuori, se ti va male ti arrestano e ti bandiscono dalla città per sempre. E speriamo ti rimangano i soldi per tornare a casa.

Accidia: nei Casinò o lungo la Strip quello che conta più di tutto e tutti è ’se stessi’. Il cattolico più praticante dimenticherà la fede, l’uomo più operoso si lascerà andare alla noia e all’indifferenza, l’anima è sottomessa al rumore delle slot e della pallina della roulette, tutto diventa faticoso, tutto si tramuta in superfluo. A Las Vegas nessuno farà del bene, perché fare del bene non porta piacere. Se il vicino di tavolo si sta giocando pure le mutande lo lascerai fare, anzi, lo incoraggerai a giocarsi pure le mutande del marito o della moglie perché Las Vegas ti porta via tutto ma lo fa con stile.

Marco Palagi

 


 

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