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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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 SALONE DELL'AUTO DI GINEVRA - RISARCIMENTO IN CASO DI INCIDENTE CON AUTO STRANIERA - VACANZE E SICUREZZA - NUOVA FORD "KUGA"

di Rosario Scavetta

 

Salone dell'auto di Ginevra: ecco le novità

Sembra un paradosso, vista la crisi mondiale del settore, vedere in bella mostra le fiammanti automobili, superaccessoriate e tecnologiche in bella mostra alla 79emisa edizione del Salone di Ginevra. Il Salone internazionale dell'auto è in corso nella città svizzera e si concluderà il 15 marzo prossimo al Palexpo. La Kermesse elvetica è considerata tra le più importanti del settore e al contrario dell'appena trascorso Salone di Detroit, tutte le maggiori case automobilistiche hanno confermato la loro presenza. Ma vediamo alcune novità: Il gruppo Fiat presenta la Grande Punto Supersport con motore 1.4 turbo da 180 Cv, ma è l’Alfa Romeo a destare più interesse con la MiTo Gta concept dotata dell’1,8 turbo a iniezione diretta da 240 Cv. Il Gruppo Bmw tenta nuove strade. Prima di tutto con la Serie 5 GT, una via di mezzo tra coupé, berlina e station wagon, poi viene la Rolls-Royce 200EX, la baby da 5,4 metri con forme più sinuose, plancia con la manopola dell’iDrive e nel cofano un V12 inedito. General Motors sull’orlo del fallimento mostra la variante della Chevrolet Volt con la Opel Ampera, in arrivo per il 2012.

Con la sola trazione elettrica assicurata dalle batterie al litio e con i motori elettrici nelle ruote è in grado di percorre 60 chilometri a zero emissioni. Il gruppo Hyundai-Kia è in pausa di riflessione. Kia presenta la concept n° 3 che anticipa il suo piccolo e dinamico monovolume, Hyundai invece dà un assaggio del nuovo Tucson con la ix-onic dotata di motore turbo e iniezione diretta da 175 Cv, ma ci sono anche la i20 a 3 porte e la i30 blue a basse emissioni.

Peugeot-Citroen mostra la 3008, crossover destinato a dare battaglia alla Qashqai, e la 206 plus, rinnovamento in chiave 207 del suo vecchio cavallo di battaglia con un prezzo stracciato. Citroen invece con il concept Ds Inside vuole ripercorrere un percorso di esclusività facendo di un nome leggendario una specie di gamma di lusso. Il gruppo Daimler mette sullo stand Mercedes solo Classe E, con la berlina affiancata dalla Coupé che con un cx di 0,24 stabilisce un nuovo primato. Mazda invece esibisce la nuova 3 Mps con motore 2,3 litri turbo a iniezione diretta da 260 CV, mentre la Casa nipponica Honda si concentra sul Diesel con la versione S dell’Accord dotata del 2,2 litri potenziato a 180 Cv. Tra le grandi sportive e lussuose Jaguar debutta con i nuovi motori su XK e XF: i nuovi 5 litri a iniezione diretta, aspirato da 385 Cv e con compressore volumetrico da 510 Cv. Per la XF c’è anche il nuovo Diesel 3 litri con turbo bi-stadio da 275 Cv. Fa invece en-plein Aston Martin con la V12 Vantage e la DBS Volante con il V12 6 litri da 517 Cv. Accanto c’era la ipersportiva One-77 con telaio in carbonio, sospensioni da Formula 1 e V12 7.3 da oltre 700 Cv per soli 77 clienti. Infine Porche fa debuttare la nuova Cayenne Tdi con V6 da 240 Cv e la nuova GT3 con il 6 cilindri boxer 3,8 litri da 435 Cv.

(R.S.)


Più lungo il risarcimento in caso d’incidente con un’auto straniera

Viaggiare è sicuramente un piacere, ma quando si incappa in un incidente, l’evento diventa un dramma, sia per il danno causato alla propria auto che per la procedura da attivare per poter avere il risarcimento dall’assicurazione. Oggi, grazie all’entrata in vigore del Codice delle Assicurazioni e la conseguente introduzione del Risarcimento Diretto, l’iter si è snellito, perché ci si può rivolgere  al proprio Istituto assicurativo che valuterà  e pagherà gli  eventuali  danni ricevuti. 

Diversa è la procedura invece in caso d’incidente con una autovettura immatricolata all’estero. In questo caso “armatevi” di santa pazienza perché non ci si può avvalere della procedura di Risarcimento Diretto (vale solo per le auto immatricolate nel nostro paese) e i tempi diventano molto più lunghi.  Prendiamo in considerazione due casi, che possono essere d’aiuto, nel caso in cui si diventi protagonisti di  un tamponamento di questo tipo. Se, in Italia, venite coinvolti in un incidente con un ’auto immatricolata all’estero, dovete mettere al corrente la vostra Compagnia e inviare la richiesta di risarcimento all’Uci (Ufficio centrale italiano; l’indirizzo è: Corso Sempione, 39 – 20145 Milano. Meglio usare una raccomandata A/R. Compilare il Modello CAI (modello di constatazione amichevole d’incidente  prestampato dalla propria Assicurazione) serve per illustrare bene la dinamica del sinistro. L’Uci vi comunicherà il nome della persona incaricata di risarcirvi: è un delegato della Compagnia estera che assicura l’auto responsabile dell’incidente. Se siete invece coinvolti senza colpa in un incidente in un Paese del “Sistema Carta verde” e la macchina responsabile è stata immatricolata in Europa, dovete darne comunicazione alla vostra Compagnia e all’Isvap. L’Istituto che vigila sulle Assicurazioni italiane (fax 06/42133730) vi indicherà un mandatario (cioè un rappresentante) della Compagnia che assicura la macchina responsabile dell’incidente. Il risarcimento in questo caso va chiesto proprio al mandatario, ma i tempi di attesa si aggirano sui tre mesi. Per accelerare il rimborso, inviate all’Isvap il Modulo blu (CAI) con la dinamica del sinistro , le targhe e i nomi delle Compagnie delle auto interessate.

(R.S.)


Andiamo in vacanza! Ma teniamo d'occhio la sicurezza

In Italia, sulle strade delle vacanze, nel periodo luglio/agosto, ci sono miglia di automobilisti che rischiano la vita perché non rispettano le regole elementari per una guida corretta. Addirittura, dati statistici asseriscono che il 30 per cento dei quattroruotisti della penisola, ancora non allaccia le cinture di sicurezza.

Ma è proprio in occasione degli esodi estivi che bisogna evitare distrazioni e concepire un viaggio all’insegna della sicurezza. In primis non lasciarsi sedurre dal fascino della velocità, evitare di distrarsi con il cellulare, lasciar perdere i sorpassi azzardati. Insomma poche e semplici regole da rispettate, per  affrontare il viaggio con serenità. In secondo luogo non  trascurare i problemi di viabilità, a causa dei lavori di manutenzione delle strade e autostrade che di questi periodi, purtroppo, sono frequenti. Secondo un rapporto ACI/ISTAT in quasi tutte le regioni d’Italia ci sono statali pericolosissime  che ogni anno si posizionano nella classifica delle più infide del nostro Paese. Strade nelle quali  si verificano il maggior numero di incidenti, spesso mortali; anche se il più delle volte il dramma non è imputabile ad un comportamento di guida maldestro, ma alla scarsa sicurezza della strada, a causa di svincoli e accessi pericolosi o perché ci si trova nei pressi di centri abitati. Quindi, un po’ di attenzione e di buon senso non fa male, perché arrivare (e poi ritornare) è più importante che partire.

(R.S.)


“L’anima” nuova della Ford è la Kuga

La parola Suv (Sport Utility Vehicle) è ormai diventata di uso frequente nella nostra vita quotidiana. Ovunque siamo, girandoci verso un parcheggio,  una piazza,  un centro commerciale o semplicemente guardando scorrere il traffico, ci capiterà di vederne uno. 

I Suv sono veicoli dall'aspetto simile a monovolume e station wagon aventi alcune caratteristiche dei fuoristrada (altezza elevata da terra, quattro ruote motrici). Quasi tutte le case automobilistiche si sono cimentate nella progettazione e costruzione di questi tipi di veicoli, anche se nel vecchio continente, non hanno avuto lo stesso successo ottenuto nei paesi  d’oltre oceano, come Stati Uniti, Canada, Australia. Anche la Ford, ha creato un Suv ad-hoc per il nostro mercato il cui nome è Ford “Kuga”.

La Kuga  è un'auto compatta, 4 metri e 43 cm, abbastanza corta da non essere ingombrante in città, ma non tanto piccola da risultare scomoda. Anzi, ha allungato il passo di 5 cm rispetto alla C-Max da cui deriva per una migliore abitabilità. Ma è soprattutto dietro il volante che la si apprezza. La posizione di guida è comoda e facile da trovare, con una seduta che non è fastidiosamente sospesa. Il cambio ben posizionato, in alto sulla console, ben manovrabile, ha innesti, specie la quinta, non rapidissimi, ma è ben abbinato al motore per estrarre tutti i 320 Nm di coppia (340 in condizioni di overboost temporaneo per agevolare i sorpassi).

A proposito, il motore è uno solo, il 2 litri turbodiesel da 136 CV, che equipaggia Focus e C-Max, una decisione che limita un po' la scelta. Ma è pur vero che questo 2000 calza a pennello alla Kuga, regalando elasticità di marcia e viaggi piacevoli. Anzi, divertenti. Perché la Kuga diverte: nelle curve - complici le sospensioni posteriori a bracci multipli - s'inserisce sicura e con un rollio limitato.

La frizione Haldex interviene a ripartire la coppia dall'avantreno al retrotreno (fino al 50%) in tutte le condizioni di scarsa aderenza, aumentando la motricità e la tenuta, mentre Esp e dispositivo anti-ribaltamento sorvegliano la sicurezza. Difetti? Eccone uno: il montante robusto e il taglio alto dei finestrini non facilitano la visuale nell'angolo posteriore destro. Come abbiamo detto, il motore è uno soltanto, il 2.0 TDCi da 136 CV abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e alla trazione integrale. Gli allestimenti sono due, Kuga+ e Titanium, offerti rispettivamente a 28.401 e 29.651 euro. La Kuga non è un'auto economica (la Nissan Qashqai 4WD 2.0 dCi costa 26.851 euro), ma la scelta di Ford è stata di offrire una dotazione ricca già nella versione "base", che include clima automatico bi-zona, sei airbag, Esp e controllo di trazione.

 

 Rosario Scavetta


 


 

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