1°RICERCA SULLA MOBILITA’
SOSTENIBILE IN ITALIA
E' Napoli la città con le auto più
vecchie ed inquinanti
di Massimiliano Giovine
(Apr.
2008)
Un sud messo maluccio quello che vien fuori
da 1° rapporto ''Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle
principali 50 citta''', realizzato da Euromobility e Kyoto Club, in
collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas.
Ma se il meridione tout-court registra dati
preoccupanti, di un’Italia a “divisa in due”, Napoli ancora una volta è
la città dei record. Purtroppo negativi. Qui non solo abbiamo il maggior
numero di auto per abitanti (dopo Roma) ma soprattutto deteniamo il poco
apprezzabile primato della più alta percentuale di veicoli longevi e ad
alta emissione inquinante (35,54 % di “euro 0” in circolazione).
E ciò vale per le 4 quanto per le 2 ruote.
Ricordiamo che a
livello nazionale l' Italia
detiene in Europa il primato per numero di vetture circolanti
con 61,7 auto per 100 abitanti contro la media europea di 46.
Le
50 città monitorate
in questo studio, sono i 20
capoluoghi di Regione, i due
capoluoghi delle Province autonome e le città con una
popolazione superiore ai 100.000
abitanti.
Relativamente alle auto Euro4, le città di Aosta, Roma,
Prato e Trento mostrano le percentuali più, alte mentre quelle in cui le
auto
Euro4 sono meno diffuse risultano Giugliano e Napoli
con una percentuale
intorno al 10%.
Un sud messo male, dicevamo. Dopo Napoli infatti, il
maggior numero di auto inquinanti si registra a Catania (35,50 %) ed a
Giugliano in Campania, il comune più grande in provincia di Napoli
(29,61 %). Unica eccezione al sud è rappresentata da Bari, prima
infatti, tra le città meridionali, in 11° posizione ed addirittura 6°
per capacità di innovazione.
“Questa ricerca – ha sottolineato
Carlo Iacovini, Presidente di Euromobility - rappresenta un primo
passo per un monitoraggio costante delle politiche di mobilità che
Euromobility e Kyoto Club intendono avviare sistematicamente per
promuovere buone pratiche e soprattutto diffondere l'innovazione nelle
pubbliche amministrazioni. Dai risultati si evidenzia un'Italia a due
velocità, con città intraprendenti che investono nella mobilità
sostenibile, ritenendolo un settore strategico per lo sviluppo del
territorio (e non a caso questo avviene soprattutto nel nord).
Dall'altra parte molte amministrazioni
sono invece alle prese con problematiche economiche e sociali ancor più
rilevanti e quindi obbligate a investire le ridotte risorse in altri
settori (soprattutto al sud)".
Bologna risulta essere invece, la città più "eco-mobile"
d'Italia.
Quella in cui il trasporto pubblico funziona, si sono
avviate importanti innovazioni nella gestione della mobilità, è presente
una quota significativa di auto a basso impatto ambientale, c'è la
pianificazione del traffico e lo smog viene tenuto sotto controllo.
Seguono Parma, Modena, Milano e Venezia.
Per quanto riguarda la
qualità dell'aria in “Pm10”
(le pericolose polveri sottili-ndr)
la città Italiana messa peggio è
Siracusa
dove in ben 280 giorni in un anno si sono superati i limiti di legge di
50 microgrammi al metro cubo (la legge prevede solo 35 superamenti).
Gli indicatori di cui si è tenuto conto per stilare la
classifica sono stati in particolare le innovazioni introdotte per la
gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, taxi collettivi, le
piattaforme logistiche per le merci, i mobility manager, car pooling,
ecc); lo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto
di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (Gpl,metano);
l' offerta di trasporto pubblico, le piste ciclabili, le ZTL, le corsie
preferenziali; l' adozione di strumenti di gestione e di pianificazione
del traffico.
I bus urbani si stanno convertendo sempre
di più a metano, sono presenti infatti in 28 città su 44.
Uno studio interessante dunque. Che vede
però la nostra splendida ed offuscata Napoli ancora una volta fanalino
di coda. E meno male che qui non si parlava di immondizia…
(Apr. 2008)
M.G. |