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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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  • DAKAR – IL MITO SI PERPETUA

  • POLITICHE ASSICURATIVE ED ATTIVITA' PERITALE

di Giuseppe Capitanio

 

Anche quest'anno, il 1° gennaio prenderà il via la trentatresima edizione della mitica Dakar, che si correrà per la quarta volta in Sudamerica. Esigenze geopolitiche consigliarono per motivi di sicurezza il trasferimento della leggendaria Parigi – Dakar oltre oceano, rinunciando quindi oltre alla sabbia sahariana anche a parte del nome originario, ma il fascino che essa esercita è rimasto graniticamente inalterato, infatti anche quest'anno i posti disponibili sono andati esauriti in pochissimi giorni e molti sono stati i piloti aspiranti corridori che sono rimasti esclusi.

                                           

 

Gli equipaggi ammessi sono stati 465 di cui 183 moto, 33 quad, 171 auto e 76 camion provenienti da 50 nazioni. Quest'anno la corsa attraverserà anche il Perù oltre ai consueti Cile ed Argentina per cui si può parlare di una gara che sarà “coast to coast”, partirà infatti da Mar del Plata località sull'Oceano Atlantico per terminare a Lima sull'Oceano Pacifico. La corsa si articolerà in 14 tappe su un percorso di 8360 km così suddivise: 5 in Argentina ed in Cile e 4 in Perù. I piloti dovranno affrontare vari tipi di terreno con fondi molto differenti e ciò garantirà che sarà come sempre massacrante. Anche gli sbalzi climatici e termici saranno sostanzialmente agli estremi, si passerà da temperature prossime allo zero sulle Ande alle torride temperature del deserto di Fiumalba. Per quanto riguarda le moto è stato posto un limite massimo alla cilindrata che sarà di 450 cc e si prevede che la sfida sarà tra le KTM e le Yamaha.

Tra le auto si prevede che la battaglia per la vittoria sarà tra le 5 Mini All 4 Racing e le 3 BMW X3 tutte della scuderia X Raid e l'Hummer H3 di Nasser Al Attiyah vincitore nell'edizione del 2011. Grande assente il gruppo Volkswagen che quest'anno ha deciso di dedicare tutte le energie nel Mondiale rally 2013.

Tra i piloti italiani da segnalare Alex Caffi che debuttera alla guida di una Pandakar 4x4 mentre Miki Biasion sarà alla guida di un camion IVECO appositamente preparato.

La Dakar quest'anno avrà anche una novità ecologica, per la prima volta infatti parteciperà un'auto a metano, si tratta della Toyota Tundra spinta da un potente 8 cilindri a V di 5700 cc capace di erogare 380 cv.

La novità Toyota sarà un interessante banco di prova per verificare la fattibilità tra sport motoristici estremi e rispetto ambientale.

 

 

 

 

 

 

(G.C.)

 


POLITICHE ASSICURATIVE ED ATTIVITA' PERITALE

Il Decreto sulle liberalizzazioni proposto dal Governo Monti dall'art. 29 all'art. 33 affronta alcuni aspetti del settore assicurativo e di alcuni operatori del settore, al fine di migliorare il servizio, ridurre le tariffe e contrastare le frodi. Sicuramente il settore della RCA coinvolge milioni di automobilisti, decine di Compagnie di assicurazione, migliaia di carrozzerie e migliaia di Periti assicurativi, in pratica una sostanziale parte del tessuto economico e sociale del nostro paese, la cui necessaria revisione andrebbe concertata tra tutte le categorie del settore senza esclusione alcuna, mentre purtroppo spesso i Periti assicurativi ovvero coloro i quali fungono da cuscinetto tra le imprese assicurative ed i danneggiati e che con il loro operare complessivo determinano il costo medio del sinistro che si ripercuoterà sul costo delle polizze, sono stati esclusi, così è stato per la stesura del Nuovo Codice delle Assicurazioni nel 2005 e così continua ad essere oggi.

All'art. 29 il Decreto tratta dell' “Efficienza produttiva del risarcimento diretto e risarcimento in forma specifica” che prevede in caso di incidente stradale il risarcimento in forma specifica del veicolo danneggiato, cioè è facoltà della Compagnia offrire la riparazione del danno presso una carrozzeria di sua fiducia al posto di una equa somma di denaro. Ciò ha determinato una prevedibile levata di scudi dei carrozzieri che tramite le associazioni di categoria stanno sollevando contestazioni al Governo invocando l'immancabile anticostituzionalità del provvedimento.

L'art. 30 tratta la “Repressione delle frodi”, in pratica si invita le Imprese assicurative ad un maggiore impegno nel contrastare le frodi, ed infatti il Decreto chiedendo loro che annualmente stilino una relazione nella quale indichino il numero di querele e l'esito conseguito, le stimola ad abbandonare la consueta abitudine dove trattandosi di importi modesti, si preferisce pagare piuttosto che affrontare un contenzioso dagli esiti incerti.

Gli art. 31 e 32 normalizzano la gestione dei contrassegni e delle scatole nere, apparecchi in grado di rilevare un incidente, e l''accelerazione o decelerazione che subisce nell'impatto.

Le novità sostanziali sono però racchiuse nell'ultimo articolo, infatti il 33 prevede che “ periti assicurativi che accertano e stimano falsamente danni a cose conseguenti a sinistri stradali da cui derivi il risarcimento a carico della società assicuratrice si applica la disciplina di cui al comma 1 legge 30 luglio 2010, n. 122 , in quanto applicabile”.

La fumosità dell'articolo è evidente, che il Perito sia condannabile quando stima falsamente è ragionevolmente dovuto ed acquisito come qualunque altro professionista ed allora cosa si è voluto sottolineare?

A tal proposito l'AICIS, organizzazione dei periti, ritiene che al perito venga riconosciuto lo status di incaricato di pubblico servizio, l'ANPA, altra organizzazione, ritiene addirittura che ai periti al pari dei notai, sia riconosciuta la doppia figura di liberi professionisti ed al contempo di pubblici ufficiali, infatti è un libero professionista perchè esercita autonomamente e con mezzi propri la propria professione e dovrebbe divenire pubblico ufficiale perchè è super partes, imparziale.

 

Giuseppe Capitanio

 


 

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