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Le energie rinnovabili e le energie alternative

di Andrea Scarpelli

 

Per energia rinnovabile si intendono quelle energie che per loro natura si rigenerano e non sono esauribili non pregiudicando l’utilizzo futuro.

Le fonti di energia rinnovabile vengono confuse con le fonti di energia alternativa, quest’ultime, infatti, comprendono una classe più ampia di produzione, racchiudendo tutti quei modi di ottenere energia differenti da quelle ottenute con l’utilizzo di combustibili fossili, come il petrolio il carbone ed il gas naturale. Per esempio, tra le forme di energia alternativa vi è la presenza dell’energia nucleare.

Tuttavia, viene spesso utilizzato come sinonimo dei precedenti anche il termine di “energia sostenibile” ricoprendo, però, l’aspetto dell’utilizzo efficiente ed efficace di produzione energetica.

Si è cominciato a parlare di fonti alternative di energia all’uso di combustibili fossili dopo la crisi petrolifera del 1973 e del 1979, che aveva fatto capire alla popolazione mondiale come l’approvvigionamento di energia dipendesse troppo dall’utilizzo del petrolio, di sua natura esauribile.

Negli ultimi trent’anni sono state investite nella ricerca molte risorse umane ed economiche, ma i conflitti di interesse tra chi produce energia o chi vende il petrolio blocca, in maniera sistematica, lo sviluppo di sistemi alternativi di produzione energetica.

Possono essere considerate energie rinnovabili il mare, il vento, il sole ed il calore della Terra, tutte fonti di energie messe a disposizione della natura.

Per fonti di energia alternativa si intendono, dunque:

·        Energia idroelettrica

·        Energia geotermica

·        Energia marina, ricavata dalle correnti, dal gradiente salino, dal moto ondoso, etc.

·        Energia ricavata dalla biomassa o biogas, dette anche agro energie, quindi olii vegetali e biocarburanti

·        Energia solare, termico, termodinamico e fotovoltaico

·        Energia ricavata dalla dissociazione molecolare o derivata da rifiuti

Nella produzione dell’energia elettrica, le fonti rinnovabili possono essere a loro volta distinte in fonti programmabili (come per esempio rifiuti solidi urbani, biomasse, combustibili residui di processo) e fonti non programmabili (impianti idroelettrici, eolici, fotovoltaici, biogas, geotermici) a seconda che la loro produzione possa essere programmata in base alla richiesta.

Le precedenti tematiche si vanno ad intrecciare col problema del riscaldamento globale, quindi con la produzione di CO2, che vanno ad innalzare l’effetto dei gas serra sull’atmosfera terreste, dunque, le energie rinnovabili, le quali non contribuiscono in maniera significativa all’assottigliamento dell’atmosfera rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema uomo-ambiente.

Il concetto di fonte rinnovabile, intesa in un modo classico, esiste già dall’età industriale e le prospettive future dipendono dal modo in cui si investirà in ricerca e sviluppo.

Le centrali idroelettriche rappresentano le più antiche fonti, la cui energia prodotta ebbe un ruolo fondamentale nella crescita delle prime reti elettriche. Come vantaggio hanno la lunga durata e la resa energetica aumenta se associate a bacini poco profondi situati in località calde. L’energia idraulica, quindi, è ottenuta mediante la caduta dell’acqua attraverso un dislivello, ma attualmente la produzione di energia idroelettrica richiede un grosso investimento con costruzioni estese di bacini e di grosse turbine.

Tra le attuali fonti di energia ricordiamo l’utilizzo dell’energia solare. Il sole, per effetto di reazioni nucleari, trasmette alla terra energia raggiante sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. Il sole è indispensabile in ogni processo vitale terrestre, ad esempio come la fotosintesi che consente lo sviluppo della vita vegetale, ed anche lo sviluppo delle biomasse e quindi combustibili fossili. I sistemi di utilizzo dell’energia solare  vengono definiti di seconda generazione, infatti il fotovoltaico associato al termico permette la produzione di energia in qualsiasi luogo esposto al sole, con vantaggi nel medio-lungo termine non indifferenti anche per un uso domestico.

La raccolta dell’energia solare può avvenire in modo diretto, con pannelli fotovoltaici, l’energia così raccolta può essere utilizzata direttamente come fonte di calore o trasformata in energia elettrica. I collettori che raccolgono l’energia, possono essere a pannello, costituiti da una superficie metallica che si riscalda per cui il calore viene poi trasmesso ad un liquido che circola in una serpentina per poi essere distribuito per esempio per riscaldamento dell’acqua. Un'altra tipologia di collettore è quella a concentrazione, che focalizzano i raggi solari in un’area ristretta permettendo di raggiungere elevate temperature.

Un modello teorico prevede di collocare dei moduli solari giganti nello spazio, quindi l’energia raccolta prodotta dal sole dovrebbe essere inviata alla terra sotto forma di microonde per poi essere trasformata in energia elettrica.

L’energia prodotta dal vento ha il vantaggio di essere pulita ma lo svantaggio di non essere sempre disponibile e quindi non si può programmare il suo utilizzo. E’ un tipo di energia che sfrutta l’energia cinetica posseduta dalle masse d’aria sulla terra. L’energia cinetica viene trasformata in energia meccanica tramite il rotore ed e proprio su di esso che si stanno concentrando i maggiori sforzi per limitare l’usura meccanica. L’energia eolica viene raccolta da pale che ruotano su se stesse,  di recente il minieolico con le torri del vento, presenta grossi potenziali di sviluppo futuro associato ai bassi costi di produzione, di contro si richiede l’installazione in vasti luoghi aperti ed esposti a correnti d’aria molto elevate per esempio in vallate dove si incanala il vento o su alture montuose.

Vi sono, inoltre, tecnologie in fase di sviluppo che includono la gassificazione avanzata delle biomasse, le centrali solari termodinamiche, l’energia da rocce calde e l’energia provenienti dal moto ondoso degli oceani. Tali tecnologie, non completamente sviluppate e poco commercializzate, avranno bisogno ancora investimenti in termini economici e in ricerca e sviluppo. Le nuove tecnologie bioenergetiche, che si stanno sviluppando, in particolare la raffinazione dell’etanolo, giocheranno un ruolo molto importante, per quel che riguarda i biocarburanti. La cellulosa, proveniente da residui di coltivazione, come mais e la paglia del grano, gli scarti del legno e i rifiuti solidi, rappresentano le sorgenti di biomassa.

Tecnologie di terza generazione vengono, inoltre, rappresentate da centrali solari termiche, capaci di produrre 350 MW totali o dallo sfruttamento dell’energia degli oceani.

Altre tecnologie si presentano all’orizzonte, come i pannelli solari che usano la nanotecnologia, che da singole molecole di silicio creano circuiti, porterebbero un abbattimento delle comuni celle fotovoltaiche.

Le fonti rinnovabili devono permettere uno sviluppo sostenibile all’essere umano senza che si danneggi la natura per un periodo indeterminato. Spesso si fa confusione tra rinnovabile e sostenibile, per esempio, bacini idroelettrici producono energia rinnovabile ma non sostenibile e l’impatto ambientale è spesso contestato da movimenti ambientalisti.

Un altro problema che si pone per le energie rinnovabili è lo stoccaggio delle stesse, per il quale sono attualmente in studio sistemi di celle a combustibile per immagazzinare l’energia e distribuirla quando se ne rende necessario l’utilizzo

L’energia ricavate da biogas o biocarburanti, rivestono un ruolo molto importante nella nostra società, risultano, inoltre essere le più ostruzionate, il mondo dell’auto verde trabocca di idee, per esempio tra le ipotesi di energia alternativa, spicca il biometano, ricavato dalla fermentazione batterica dei rifiuti solidi fognari, per cui si potrebbero alimentare autovetture tramite impianti di smaltimento al biogas abbattendo i costi del carburante e riducendo l’emissione di CO2 nell’atmosfera.

Esistono molte documentazioni di come poter produrre energia pulita dal riciclo di residui solidi, liquidi o gassosi, ma le grandi compagni petrolifere permetteranno mai tutto ciò?

Una ditta birraia californiana ricicla tonnellate di scarti di birra producendo carburante per le proprie autovetture, tramite uno strumento che trasforma la birra in etanolo attraverso la fermentazione degli zuccheri per ottenere benzina biologica.

Esistono delle auto il cui carburante è l’aria, come le AirPod, vetture a tre ruote dotate di bombole e compressore, con 50 centesimi sono capaci di percorrere 100km e raggiungere una velocità di 70km/h.

Anche i cocomeri, così come la frutta ricca di zuccheri, che rimane nei campi come scarto, sono un’ottima fonte di biocarburante, perché la polpa ricca di zuccheri favorisce una rapida fermentazione in etanolo abbattendo così anche i costi di produzione.

In tutto il mondo, però, si stanno destinando enormi aree di terreno non per produrre cibo, tramite un intenso sfruttamento agricolo, ma per produrre carburanti. I fenomeni di deforestazione, oramai, avanzano a ritmi serrato. I suoli perdono la loro fertilità a causa delle erosioni e desertificazioni, il sovra sfruttamento delle risorse naturali a discapito dell’agricoltura porrà un freno a questa nuova follia.

Le tecnologie che via via si susseguono porteranno sicuramente ad uno status migliore ma a discapito di chi o di cosa. Le grosse aziende che producono petrolio o energia cercheranno sicuramente di bloccare il mercato ma alla fine dovranno adattarsi all’evoluzione.

In natura esistono solo soluzioni, è l’uomo che per suo essere crea problemi sempre più grandi non rendendosi conto che le risposte sono ad un palmo di naso. La nostra terra ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno, si deve solo saper chiedere, senza sfruttare ciò che ci viene concesso per un puro spirito egoistico che contraddistingue la maggior parte dell’umanità. Non possiamo certo pretendere che se alteriamo un flusso naturale, un ecosistema, in equilibrio a lungo andare non ci si ritolga contro, vedi terremoti, frane, erosioni, inquinamento marino, elettromagnetico. Si deve avere rispetto di ciò che calpestiamo, perché il mondo è casa nostra e dei nostri figli. Rispetta madre natura ed ella avrà rispetto di te.

Il progresso andrà avanti, è normale che sia così, ma tutta l’umanità dovrà adeguarsi sia dal punto di vista architettonico che energetico all’ambiente, per sviluppare un sistema ecosostenibile in simbiosi con la natura stessa.

(Ago.2010)

 

Andrea Scarpelli

 


 

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