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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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PILLOLE DI SOSTENIBILITA’ QUOTIDIANA

Il sistema di gestione ambientale “home made”: come condurre l’azienda dove lavori sulla via sostenibile attraverso piccoli gesti

 di Federica Galli

 

Lo sviluppo industriale che ha caratterizzato la società nell’ultimo secolo, ci impone di valutare con sempre maggiore attenzione i possibili strumenti di tutela dell’ambiente.

Proprio per questo motivo, nel contesto aziendale, nascono i sistemi di gestione ambientale (SGA) come strumenti di adesione volontaria per migliorare la gestione della variabile ambientale all'interno dell'impresa.

Il Sistema di gestione ambientale è definito  dalla normativa  che lo regola come "la parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale".

L’attuale panorama normativo in materia di protezione dell’ambiente è molto vasto e complesso, ma ad oggi, in Italia, i due standard normativi di riferimento maggiormente significativi sono:

·         EMAS II - regolamento EMAS II   "Environmental Management and Audit Scheme".

·         ISO 14001 - La norma UNI EN ISO 14001 emanata dall’ISO identifica una serie di standard internazionali relativi alla gestione        ambientale delle organizzazioni..

Quando un’azienda sceglie di dotarsi di un sistema di gestione ambientale, sceglie di gestire ogni processo tenendo in considerazione le tematiche ambientali, affrontandole in modo sistematico, coerente, integrato e nell'ottica del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.

Nonostante la situazione attuale richieda un approccio sostenibile nello svolgimento di ogni attività lavorativa, la maggior parte delle aziende nel nostro Paese sembra ancora poco incline all’adozione di un SGA certificato.

Dall’implementazione di un SGA, oltre alla tutela dell’ambiente di per sé, derivano numerosi vantaggi competitivi anche nei confronti di concorrenti meno dinamici:

 - Innanzitutto la dimostrazione alla clientela di una adeguata attenzione nella gestione dei problemi ambientali;

- agevolazioni nell'ottenimento di permessi e di autorizzazioni;

- il risparmio energetico, di materiali e di materie prime;

- il miglioramento della propria immagine e della quota di mercato;

- il controllo dei costi;

- la riduzione degli incidenti che implicano responsabilità;

Allora cosa potete fare come singoli attori, se non lavorate in una di quelle virtuose aziende che hanno già aderito alle normative ISO o EMAS in campo ambientale?

·         Spegnere le apparecchiature elettroniche

Ricordiamoci di spegnere il monitor del nostro PC quando la sera torniamo a casa, e non solo, oltre al monitor ci sono anche la stampante, il fax, lo scanner e gli altri dispositivi elettronici…

Quando fai una breve pausa, attiva la funzione di stand-by attraverso la tastiera o dalle impostazioni del sistema operativo; anche l'eliminazione dello screen saver disattiva il segnale del monitor e permette un concreto risparmio di energia.

Inoltre il PC è uno di quegli elettrodomestici che assorbe potenza elettrica (che può variare dai 3W a 6W) anche da spento, quindi quando sei fuori ufficio per lunghi periodi oppure in ferie è opportuno staccare proprio la spina!

Questi gesti all’apparenza banali se sostenuti da te e dai tuoi colleghi permettono un notevole risparmio energetico; eppure a volte per pigrizia, a volte per distrazione è davvero facile dimenticarsene..

Il consumo inutile di energia elettrica è accentuato dalla scarsa percezione dell’obbligo morale del risparmio nella sfera  della propria attività lavorativa, di cui non si pagano i conti di tasca propria! Teniamo presente però che l’energia elettrica non va quantificata solamente in soldi, ma anche in risorse ambientali e in inquinamento.

Secondo alcune misurazioni non ufficiali, effettuate nel laboratorio "Smarcadabollo" dagli utenti registrati ed autorizzati dal Sito Energia 0 CO2, possiamo trarre le seguenti conclusioni:

-          il led del desktop di un’Apple IMac 17" lasciato acceso in “stand-by” consuma 8 watt giornalieri, per un totale di consumo annuo di 70 kwh, che corrisponde ad un costo pari a circa 11,20 euro;

-          il led del desktop di un PC pentium IV con monitor LG Flatron 17”, lasciato acceso in “stand-by”, consuma 17 watt giornalieri, per un totale di consumo annuo di 149 kwh, con costi pari a 23,84 euro;

·         Usare accuratamente la carta

In ufficio la carta è gratis, sempre disponibile ed è indubbiamente la “materia prima” più utilizzata. La carta è fatta con la cellulosa che si ricava dagli alberi che vengono abbattuti per la sua produzione, e gli alberi sono fondamentali sia per la produzione di ossigeno, sia per l’assorbimento di anidride carbonica. Ne consegue che più carta utilizziamo, più anidride carbonica sarà presente nell’ atmosfera. Un utilizzo moderato e consapevole di questa materia va pertanto a beneficio di tutti, per questo è importante:

 

- Non sprecarla

- Stampare e fotocopiare utilizzando il foglio fronte/retro dove possibile

- Scrivere su entrambi i lati dei fogli

- Riutilizzare i fogli da buttare per appunti o invece dei post-it

- Quando disponibile usare sempre carta riciclata

- Quando non riutilizzabile gettarla negli appositi contenitori per il riciclaggio

 

Possiamo inoltre apporre un messaggio in fondo ad ogni mail, assieme alla nostra firma, che riporti l’attenzione, magari anche attraverso un piccolo logo, all’importanza di ogni singola stampa risparmiata. Il messaggio che possiamo diffondere con le nostre mail può essere “Per favore pensate all’ambiente, prima di stampare questa mail assicuratevi che sia realmente necessario”.

 

·         Introdurre la firma elettronica

Per risparmiare stampe inutili, possiamo creare o farci creare una firma elettronica da apporre direttamente sui documenti che la richiedono, tale procedura permette di garantire l'autenticità del mittente, evitando in questo modo di procedere attraverso la consueta prassi di stampa, firma e rinvio della documentazione.

Può essere utilizzata per automatizzare una serie di processi anche interni quali autorizzazioni, ricevute, ordini, contratti…

·         Car sharing

La condivisione dell’auto è una pratica comoda e intelligente. Attraverso l’adozione di questo sistema possiamo anche trarre numerosi vantaggi per noi stessi: risparmio di benzina, risparmio di soldi, di inquinamento e magari anche di stress. Basta trovare uno o più colleghi che abitino nella nostra zona e decidere di andare al lavoro insieme, con la stessa automobile e condividerne l’uso e le relative spese. Pensiamo alle code che eviteremmo la mattina e la sera, se in tutte le macchine ci fossero due o più persone, invece che una come è nella maggior parte dei casi.

 

Vivere così come siamo abituati, senza rinunciare alle comodità e al contempo mantenere uno stile di vita più sostenibile è possibile; cominciando da queste piccole azioni quotidiane, possiamo ridurre concretamente la pressione sull’ambiente e iniziare il processo per riportare l’armonia tra le attività antropiche e il contesto che le circonda. Insieme possiamo anticipare le mosse delle aziende in cui lavoriamo, mettere in evidenza la nostra volontà in materia ambientale e spingerle a capire l’importanza di un sistema di gestione ambientale.  

Cerchiamo allora di seguire questi piccoli consigli noi in prima persona, ma anche di suggerire lo stesso comportamento alle persone che ogni giorno abbiamo vicino e tutti insieme potremo far sentire il peso delle nostre azioni.

Federica Galli

 

 


 

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