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IL LEONE D’INGHILTERRA

Nigel Mansell e la rincorsa al titolo mondiale di F1

 

di Roberto Maurelli

 

Nigel Mansell nacque a Upton upon Severn, nel Worcestershire, in Gran Bretagna, in una calda giornata d'agosto del 1953.

Approdò in Formula Uno relativamente tardi, dopo una carriera di successo nei kart, in Formula Ford ed in Formula 3. Il suo talento e la sua guida spregiudicata incuriosirono ben presto il grande Colin Chapman, il quale nel 1978 lo volle come tester della Lotus. 

Il debutto in una gara valevole per il Campionato del Mondo avvenne nel 1980, in un Gran Premio d'Austria sventurato in cui il pilota britannico dovette ritirarsi dopo 40 giri a causa della rottura del motore. In verità tutto il periodo al volante della Lotus non fu particolarmente brillante.

Fu in quegli anni che Nigel cominciò a farsi la fama di pilota spettacolare ma poco concreto; spesso le sue auto non tagliavano il traguardo oppure delle buone possibilità di vittoria venivano sprecate per l'irruenza della sua condotta di gara. Di questi anni rimane indelebile un'immagine: quella degli ultimi metri del Gran Premio di Dallas quando, rimasto senza benzina dopo una gara dominata, Mansell uscì dall'abitacolo e cominciò a spingere la sua Lotus. Una fatica peraltro inutile visto che regolamento non consente questo tipo di manovra.

La sua tenacia, però, non gli permetteva di prendere in considerazione questi aspetti " burocratici ", così continuò a spingere fino a quando, stremato dalla fatica, non cadde a terra svenuto. 

Fu proprio questo gesto a colpire il manager della Williams che l'anno dopo lo volle nella sua scuderia. Il 1985, però, non iniziò nel migliore dei modi a causa del lento sviluppo della monoposto. Solo sul finire della stagione la ritrovata competitività della vettura permise a Mansell di vincere due gare, mostrando tutti chi sarebbe stato l'avversario da battere per il mondiale 1986. 

L'anno dopo, infatti, sembrava finalmente giunto il momento di coronare il sogno di vincere un titolo. Da metà campionato la classifica parlava chiaramente a favore di Nigel, anche se l'aspra rivalità con il compagno di squadra Piquet, sostenuto dalla Honda, non permetteva la minima distrazione. Nel corso dell'ultima gara, ad Adelaide, la corona sembrava nelle mani di Mansell che amministrava un ottimo terzo posto, ma in un attimo... Sul rettilineo principale un pneumatico dechappò, costringendolo al ritiro. La vittoria finale sembrava nelle mani di Piquet, ma dal muretto decisero di richiamarlo ai box per una prudente sostituzione dei pneumatici. Il titolo fu vinto da Prost, su McLaren, che non aveva particolarmente brillato nel corso della stagione. 

Nel 1987 si ripropose di nuovo il duello in casa Williams. Questa volta Mansell dimostrò una superiorità tecnica e velocistica ancora maggiore rispetto al suo compagno di squadra. Vinse più gare e, nel Gran Premio di casa, a Silverstone, mise a segno un sorpasso che è rimasto ancora oggi negli annali della Formula Uno. Tuttavia il maggior numero di piazzamenti ottenuti da Piquet e un brutto incidente, che impedì a Nigel di terminare la stagione, consegnarono il terzo titolo al pilota brasiliano. 

L'anno successivo fu avaro di successi e, per tutta la scuderia inglese, fu segnato dall'incidente occorso a Frank Williams, d'allora in poi costretto sulla sedia a rotelle. 

Dopo una lunga trattativa, il 1989 fu finalmente l'anno dell'arrivo in Ferrari. Non fu una stagione particolarmente esaltante anche se non mancarono gli acuti del pilota britannico nella gara d'apertura, in Brasile, e nel gran premio Ungheria. Proprio a Budapest, partito tredicesimo, Nigel iniziò una lunga serie di sorpassi che lo portò, nelle ultime fasi gara, alle spalle del grande Ayrton Senna. Approfittando di un'esitazione di questi in un doppiaggio, Mansell realizzò il sorpasso della vittoria.

Fu questa, insieme a tante altre occasioni, a far ritenere a Senna che "Se Mansell è in giornata e ha l'auto giusta, è impossibile cercare di tenerlo dietro. Ti sorpasserà, anche sopra la testa, ma ti sorpasserà". 

Nel 1990 la rivalità con Prost, ingaggiato dalla Ferrari, si rivelerà troppo pesante e spingerà addirittura Nigel a dichiarare di volersi ritirare dal mondo della Formula Uno.

In realtà l'anno dopo sarà di nuovo fianco di Frank Williams, lottando per il titolo con uno straordinario Ayrton Senna. 

Ormai la Williams è matura tecnicamente e la scuderia è tutta concentrata sul suo pilota. Nel 1992 la superiorità è schiacciante e Mansell vincerà nove gare su quattordici, aggiudicandosi il titolo con sei gare d'anticipo, un record eguagliato e superato solo da Michael Schumacher molti anni dopo. 

Si conclude così, in bellezza, la carriera in Formula Uno del pilota di Sua Maestà più vittorioso di sempre. Nel suo palmarés figura anche una Campionato Cart vinto nel 1993, ma ancora oggi Nigel continua a dominare nelle gare riservate agli ex piloti di Formula Uno e, soprattutto, a spadroneggiare sugli amati campi da golf.

Roberto Maurelli

 


 

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