di Pietro Cucumile

Sono nulle le sanzioni a carico dei proprietari dei veicoli parcheggiati in aree a pagamento se nelle adiacenze non esiste un'altra area di parcheggio a sosta libera. Lo ha deciso la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n.° 116/2007 respingendo il ricorso del Comune di Quartu Sant'Elena in quanto il Comune non aveva emanato "provvedimenti amministrativi istitutivi delle zone di parcheggio a pagamento accompagnate anche dall'obbligo di prevedere aree di parcheggio libere". La Cassazione ha confermato la decisione del Giudice di Pace di Cagliari che dichiarava la nullità di alcuni verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata e condannava il Comune di Quartu Sant’Elena al rimborso delle spese processuali. L’art. 7, comma 8 del vigente codice della strada, infatti, stabilisce che “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”, ad esclusione delle zone a traffico limitato, delle aree pedonali e da quelle di particolare rilevanza urbanistica. Pertanto le delibere comunali che violino questa importante norma sono da considerarsi illegittime, con il susseguente annullamento dei verbali elevati in conseguenza di esse.
La sentenza delle Sezione Unite della Corte di Cassazione rubricata con n. 116/07 pone una soluzione definitiva all’annosa questione in tema di “strisce blu” ed aree a libera sosta e conferma un orientamento giurisprudenziale di numerosi Giudici di Pace di varie località italiane.
L’invito ai comuni è quello di attenersi alle prescrizioni del Codice della Strada e alla interpretazione data dalle Sezioni Unite della Cassazione, modificando eventualmente le delibere illegittime al fine di evitare l’”esplosione” di un contenzioso che alla luce di questa sentenza aumenterà prevedibilmente in maniera esponenziale.
Una sentenza che potrebbe porre fine all'epoca dei dazi feudali imposti dai Comuni, come qualcuno ha commentato.

Pietro Cucumile