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IL FIUME YANGTZE E L’ECOSISTEMA ORMAI PERDUTO

 

di Gianna Servello (giu..2009)

CINA. La Diga delle Tre Gole. Impatto Ambientale sul Grande Fiume: Dissesto Idrogeologico, Terremoti e Rischio Estinzione per la Neofocena d’Acqua Dolce

La Diga delle Tre Gole (the Three Gorges Dam) è la più grande struttura idroelettrica del mondo ed è stata costruita nel letto del fiume Yangtze, il fiume più lungo e più largo della Cina e il terzo più lungo al mondo. La mastodontica diga, completata nel 2006 (ma il progetto è ancora in divenire) ha lo scopo – secondo il governo cinese – di contenere  il rischio di inondazioni nella parte meridionale del paese,  rendere navigabile la parte alta del fiume e produrre energia elettrica. [sito web wikipedia.org]

In realtà, la creazione di dighe e dei loro bacini ha effetti, sia nella parte alta del fiume che in quella bassa al di là della diga, sulle specie animali e vegetali autoctone che scompaiono o addirittura rischiano l’estinzione a causa della distruzione dei loro habitat e del cambiamento delle condizioni climatiche nella loro regione, ed influisce sulla qualità dell’acqua, sui fenomeni sismici e colate di fango nella zona interessata, comportando quindi, anche svantaggi e rischi per la vita e le attività umane stesse. La diga crea una barriera all’interno del fiume che gli animali non sono in grado di attraversare. Un esempio? I pesci non possono andare a monte per deporre le uova, così le popolazioni delle specie ittiche non faranno che diminuire. La perdita di foreste e terre agricole, derivante dalla loro immersione (per lasciare spazio al bacino della diga), porta all’erosione e all’aumento di sedimenti alla base del fiume e del bacino. Ciò può condurre ad una maggiore portata del fiume e ad allagamenti nella parte alta del fiume. I sedimenti e il limo contengono preziosi nutrienti per l’agricoltura. Bloccarli dietro alla diga significa che tali nutrienti non raggiungono la terra coltivata a valle della diga. Questo può ridurre la fertilità della terra. La distruzione di villaggi (previo ovvio sfollamento e trasferimento abitanti, sempre per lasciare spazio al bacino della diga) porta anch’essa a problemi di inquinamento. Infatti, anche se lo Yangtze River era già inquinato a causa del traffico marittimo di carbone, delle piogge acide e per la sua posizione centrale nell’attività industriale cinese, dalle città e dalle discariche inondate giungono sostanze inquinanti che contribuiscono ad inquinare ulteriormente le acque del fiume. Per ovviare a ciò sono stati destinati fondi per pulire l’area del bacino della diga, ma solo in futuro si vedrà se sono serviti a qualcosa. Altre conseguenze della costruzione della Three Gorges Dam sono un più basso livello di ossigeno disciolto (DO) nell’acqua nella parte bassa del fiume a valle della diga. L’ossigeno disciolto è necessario per l’attività aerobica negli ecosistemi acquatici, per i pesci e le piante che dipendono dall’ossigeno per sopravvivere. La presenza della diga,  rallentando il movimento dell’acqua e i processi naturali di aereazione, diffusione e dissoluzione dell’ossigeno nell’acqua a valle, fa si che l’ossigeno presente risulti meno accessibile. Questo può comportare effetti negativi sull’ecosistema acquatico in quell’area. [fonte: sito web mtholyoke.edu] C’è anche la preoccupazione che l’inquinamento si consolidi e che peggiori la qualità dell’acqua. È poi da sottolineare la vicinanza di queste immense centrali idroelettriche a zone a rischio terremoto. Si pensa che alcune di queste siano diventate sismiche a causa della forte pressione esercitata dall’acqua nelle dighe. [sito web: gaiacichiama.it]

Risultati ambientali positivi della Diga delle Tre Gole, che sostituisce fino a 50 milioni di tonnellate di carbone grezzo nella richiesta  cinese di produzione energetica: non vengono emessi gas effetto serra, perché si produce energia idroelettrica; meno piogge acide; aria più pulita. [fonte: sito web mtholyoke.edu]

Comunque non bisogna dimenticare che, per creare questo bacino, sono stati sommersi oltre 1300 siti archeologici e parecchi centri urbani (comportando il trasferimento di circa 1,4 milioni di abitanti e 116 località finite sott’acqua) e nonostante ciò, le autorità cinesi progettano di trasferire altri 4 milioni di persone dalla zona delle Tre Gole dal 2008 al 2023 per continuare la ciclopica impresa. Gli scienziati della NASA Richard Chao e Benjamin Gross sono arrivati alla conclusione che la grandissima massa d’acqua accumulata a monte della diga ad un altezza superiore di quella precedente, comporterà addirittura una diminuzione della velocità di rotazione della terra e un allungamento della durata del giorno, anche se per un valore infinitesimale di 60 miliardesimi di secondo. [fonte: sito web wikipedia.org]

Tra gli animali più vulnerabili delle acque del grande fiume, la Yangtze River Porpoise (Neophocaena phocaenoides asiaorientalis, piccolo mammifero acquatico, caratterizzato dall’assenza di pinna dorsale) è in pericolo di estinzione, come rivela uno studio su tossicologia e chimica ambientale. Questa neofocena, che vive nel fiume Yangtze, chiamata “River pig” (Jiangzhu o Maiale di fiume) è  l’unica neofocena di acqua dolce al mondo.

La Yangtze River Porpoise, che vive nelle acque medio -basse dello Yangtze e nei Laghi Poyan e Dongting, probabilmente seguirà lo stesso triste destino del Baiji (Lipote o Delfino del fiume Yangtze, la prima specie di cetaceo eliminato a causa delle attività umane, dichiarato estinto nel 2006, salvo un “avvistamento” nel 2007). Il motivo dell’imminente estinzione può essere attribuito alle alte concentrazioni di agenti chimici prodotti dalle attività antropiche trovati nei campioni di tessuto di questo mammifero acquatico. Si è visto, infatti, che l’inquinamento sta portando all’estinzione questo cetaceo ad una velocità impressionante: la popolazione di neofocene sta diminuendo approssimativamente del 7,3 % ogni anno. Agli inizi del 1990 la popolazione era formata da circa 2700 individui. Poi, un rilevamento del 2006 rinvenne solo 1500 soggetti. Di questo passo, la neofocena del fiume Yangtze si estinguerà tra 24-94 anni, almeno che non vengano prese misure atte a conservare la specie. I ricercatori analizzarono gli organi di cinque neofocene del fiume Yangtze arenate tra il 1998 e il 2004 per studiare i livelli e gli effetti dei vari inquinanti – Policlorobifenili (PCB), Difenileteri polibromurati (PBDE), Policlorodibenzo diossine (PCDD) e Policlorodibenzo furani (PCDF). I risultati indicarono che la contaminazione da inquinanti ebbe un ruolo fondamentale nel tasso di mortalità delle neofocene. Altre cause della progressiva scomparsa del cetaceo sono la pesca eccessiva, i trasporti e la costruzione di dighe. I piccoli di neofocena esposti agli agenti inquinanti sono più vulnerabili degli adulti. Per offrire una chance alla sopravvivenza della specie, la Cina dovrebbe ridurre l’inquinamento. Lo farà? [fonte: sito web gliving.com]. 

Non sembra proprio. Infatti il governo cinese ha in mente tutt’altro: costruirà, entro il 2020, 20 nuovi progetti “c.d. a prova di inondazione” per la rete idroelettrica del grande fiume allo scopo di rispondere alle necessità energetiche della sempre crescente Cina, ed è pronto ad elargire altri 14,5 miliardi di euro per il progetto della Diga delle Tre Gole, oltre ai 23,6 miliardi già spesi in questo senso. Progetti a parte, alcuni esperti hanno annunciato, poche settimane fa, che una frana derivante dall’enorme pressione dell’acqua dello Yangzte sulle zone limitrofe – si pensa di 3,6 milioni di metri cubi e ricoprente 100.000 metri quadrati di terreno – potrebbe iniziare a staccarsi e a franare rovinosamente nel fiume… [fonte: sito web gaiacichiama.it]

                                                                                              Gianna Servello

 
 

 

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