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PIACERE, DOTTOR ROSSI!

 di Stefania Salemme

 

Valentino Rossi in pistaValentino Rossi nasce ad Urbino il 16 febbraio del 1979. Fin da piccolissimo dimostra un’ insaziabile curiosità per i motori, aiutato anche da papà Graziano, pilota motociclista degli anni settanta. Si dedica quasi subito alle corse con i kart per poi passare alle minimoto ed in breve tempo riesce a prendere la licenza come pilota al motoclub di Cattolica.

Le sue prime gare le fa al Motopark di Cattolica, dove prova a prendere confidenza con la pista. Ci riesce piuttosto bene perchè a soli tredici anni, in sella ad un’aprilia futura 125, comincia a gareggiare a livelli competitivi, anche se il suo debutto ufficiale nel campionato Sport Production lo fa nel 1993 a quattordici anni, a bordo di una moto Cagiva gestita da Claudio Losardi.

Il 1994 è anche l’anno dei primi GP italiani. Rossi, infatti, non solo riesce a vincere il campionato delle derivate di serie, ma matura anche le prime esperienze sui prototipi da GP. Nel 1995 vince il campionato italiano della classe 125 e si classifica terzo nell’europeo della stessa categoria. Valentino è uno dei pochi piloti, l’unico nella storia del motociclismo, ad avere vinto il titolo mondiale in quattro classi differenti: la 125, la 250, la 500 ed il moto GP.

Esordisce nel 1996, a soli diciassette anni, nella classe 125 ed ottiene il suo primo podio nel Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno dopo avere ottenuto anche la pole position. Nel 1997 dal team Agv, decide di passare all’Aprilia.

É una decisione sofferta, ma necessaria per la sua crescita professionale che diviene inarrestabile, tanto che nello stesso anno ottiene il suo primo titolo mondiale a bordo della RS 125. L’anno successivo passa alla classe 250.

Questo è anche l’anno in cui il mega team dell’Aprilia ha decso di schierare nelle competizioni tre piloti: Loris Capirossi, campione a fine anno, Tetsuya Harada ed infine Valentino Rossi. Il 1999 è la stagione strabiliante del giovane pilota, poichè con nove vittorie rocambolesche, si laurea campione del mondo nella classe 250.

Con l’inizio del 2000, per il pilota dal carattere allegro ed irriverente, arrivano due importanti cambiamenti: il passaggio alla classe 500 ed il cambio di team ossia la Honda. Non è un anno facile per Rossi piochè fatica molto ad ambientarsi ed in pista compie molti errori. Nel 2001 la sua concentrazione e la sua perseveranza vengono premiate poichè, in maniera del tutto inaspettata, riesce ad ottenere il suo terzo titolo mondiale. Valentino decide di continuare a sorprendere tutti decidendo di correre nel mondiale Endurance per le case giapponesi: la otto ore di Suzuka.

Si impone con bravura anche in questa competizione accompagnato dal collega di marca Colin Edwards. Il successivo Moto Gp per Rossi rappresenta l’ennesima proclamazione nella gloria dei piloti: prima nel 2002 e poi nel 2003 arrivano altri due titoli mondiali.

Nella stagione motociclistica 2004 Valentino decide di passare alla Yamaha. Questa decisione solleva molti dubbi poichè la Yamaha viene giudicata tecnicamente inferiore alla Honda, ma il pilota decide di raccogliere la sfida e porta con sè nella nuova squadra il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dal 2000.

Con la Yamaha Rossi domina quasi tutte le gare del GP, ed il 25 settembre 2005 diviene  campione del mondo con ben quattro gare di anticipo. Il 2006 è l’anno della crisi. Il 2 agosto Valentino decide di rinnovare il suo contratto con la Yamaha e si classifica al secondo posto. Purtroppo riesce ad ottenere solo cinque vittorie a causa di due cadute, due rotture del motore ed un distaccamento del battistrada del pneumatico anteriore in Cina. Il campionato viene vinto da da Nicky Hayden che viola il primato di imbattibilità quinquennale di Rossi.

Nel 2007 le sue prestazioni continuano ad essere altalenanti: vince ad Estoril, nel Mugello, ed a Shanghai. Il 30 giugno, sul circuito di Assen vince la gara riuscendo a rimontare dalla undicesima posizione e battendo ancora una volta il suo rivale Casey Stoner che gareggia con la Ducati.

Nel GP di Germania è costretto a ritirarsi per una brutta caduta, mentre nel GP degli Usa giunge solo quarto distanziato di soli trenta secondi da Casey Stoner che riesce a laurearsi campione del mondo. Nelle qualifiche dell’ultimo GP a Valencia, Rossi cade procurandosi una tripla frattura alla mano destra, ma nonostante il dolore riesce a continuare la gara che però è costretto ad abbandonare a causa di un guasto elettronico. Nel 2008, sempre in sella alla sua Yamaha gommata Bribgestone, Rossi colleziona tre vittorie consecutive nei GP d’Italia, Francia e Cina e, con le sue novanta vittorie,  riesce anche ad eguagliare il grande Angel Nieto.

A Lagua Seca Stoner conquista la quarta pole consecutiva ingaggiando a pochi giri dalla fine, un duello all’ultimo sangue con Rossi. Sono le gare successive a Brno ed a Misano a rappresentare un ennesimo punto di svolta per Rossi: a causa di alcune cadute del suo rivale Stoner, riesce ad ottenere altre due vittorie molto importanti.

Il 14 settembre 2008 Valentino riesce a conquistare prima la pole e poi anche la vittoria finale e supera addirittura il record detenuto precedentemente dal grandissimo Agostini.

É nell’ultima gara della stagione, a Valencia, che grazie al suo terzo posto Rossi migliora ulteriormente il record dei punti conquistati nella stagione, giungendo fino a 373 punti e laureandosi ancora una volta campione del mondo.

Queto pilota è l’unico nella storia del motociclismo a vincere il GP con due marche diverse: la Honda e la Yamaha; è anche l’unico a detenere il record di 23 pole consecutive nella moto GP. L’augurio che possiamo fargli per la prossima stagione è sicuramente quello di continuare a correre con la stessa grinta e la stessa genialità di sempre! In bocca al lupo, Dottor Rossi!

Stefania Salemme

 
 

 

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