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AnnoXVI num. 2
Mar./Apr. 2017

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Nuovi combustibili, mi fa il pieno di acqua?: La soluzione contro l'inquinamento?

E' limpida, come l'acqua. Proprio questo semplice e prezioso (per la nostra esistenza) elemento potrebbe essere il combustibile del futuro. Ad aprire la strada sono stati C.H. Brown (che a questa soluzione lavora dagli anni Quaranta) e Steven Meyer.
Le domande di brevetto in attesa di responso sono comunque molte. Mentre, gli scienziati stanno discutendo sulla serietà della soluzione,
negli Stati Uniti sono già in vendita i primi kit per convertire la propria auto, a benzina o gasolio, in ibrido. Il costo? Tra i 50 e i 70 dollari. Ma come funziona questo rivoluzionario sistema? Il principio è conosciuto da tempo: si tratta dell'elettrolisi.
Grazie a questo processo si ricava
HHO, un gas simile all'idrogeno che, a differenza di quest'ultimo, non esplode, ma implode. Per cui, una volta che il gas entra nei cilindri e viene incendiato dalla candela, è il vuoto prodotto dalla combustione a generare il movimento del pistone. Rispetto a quella dell’idrogeno, la reazione dell'HHO e' piu' facile da controllare.
Ciò rende questo
combustibile conveniente (un litro d’acqua basta per produrre grandi quantità di gas) e più sicuro. In attesa di futuri sviluppi, il mercato dell'auto fa i conti con la crisi.
In Europa, infatti, e' stato registrato un
calo delle immatricolazione del 9,5% (del 18,8% in Italia) rispetto allo stesso mese dell'anno scorso

 

LA Tecnologia FA DISTRARRE in auto: Ci sono moltissimi modi per distrarsi al volante e causare un incidente. A rischio non sono solo gli automobilisti indisciplinati, ma tutti i guidatori.

Recenti studi hanno infatti stabilito che apparecchi tecnologici, comandi dell'auto e fumo sono le principali fonti di distrazione per gli automobilisti. Sotto accusa sono soprattutto i navigatori satellitari che distolgono troppo a lungo lo sguardo

dalla strada, provocando incidenti facilmente evitabili.

E' persino capitato che alcune auto siano finite in un cantiere in Germania e in un canale in Inghilterra perchè, pur essendo ben visibili e segnalati dai cartelli stradali, i siti non erano presenti sulle mappe elettroniche.
Altra causa di distrazione è il tabacco: l'accensione e lo spegnimento della sigaretta richiedono entrambe le mani e distolgono dalla guida per circa 14 secondi, tempo nel quale si percorrono circa 200 metri alla velocità di 50 km/h.

E per evitare inconvenienti, ci sono Paesi come Francia, Spagna, Irlanda e Germania che stanno pensando di bandire il fumo in auto.
Non è tutto: osservare i cartelli pubblicitari a bordo strada, cambiare  le stazioni della radio, chiacchierare, recuperare oggetti nell'abitacolo,  azionare il climatizzatore, bere e parlare al cellulare, pur utilizzando l'auricolare, sono tutte azioni che incidono pericolosamente sulla guida.
Persino starnutire compromette la sicurezza sulle strade: è stato calcolato che, viaggiando a 100 km/h, comporta una guida cieca per 30 metri, potenzialmente dannosa.

 

Le infrazioni più frequenti degli italiani: Dai dati emerge che ci piace superare

i limiti di velocità, guidare senza allacciare le cinture di sicurezza e passare con il semaforo rosso. Peccato che, con queste violazioni del codice della strada, abbiano perso oltre 18 milioni di punti dall’entrata in vigore della patente a punti nel luglio 2003.
La "classifica" delle infrazioni più frequenti dal 2003 al dicembre 2007 può essere così completata:

  • mancato rispetto dello stop;

  • utilizzo del cellulare senza auricolare;

  • sosta negli spazi riservati ai disabili;

  • circolazione fuori dai centri abitati senza fari accesi.

Quasi a sorpresa, quest’ultima violazione fa registrare oltre 200 mila multe.
Ma non è tutto: superare di oltre 40 km/h il limite di velocità è costato ben 2 milioni di punti, mentre sostare negli spazi riservati ad autobus e tram, guidare senza occhiali da vista per chi ne ha l’obbligo oppure senza casco ha portato alla notifica di oltre 1,2 milioni di multe.

Le infrazioni per guida in stato di ebbrezza sono state oltre 81 mila, per un totale di oltre 850 mila punti persi.
Introdotta per ridurre le violazioni del codice della strada e cercare di risparmiare vite umane, la patente a punti non fa purtroppo più paura a nessuno, complici anche tutti gli stratagemmi trovati per non perdere punti, dall’addebitare la colpa ad ignari nonnini fino al pagare di più senza dichiarare chi era alla guida.
 

Il futuro delle auto? Sempre più verdi e low-cost: Le auto del futuro saranno sempre più ecologiche ed economiche: sono questi i trend emersi dagli ultimi saloni delle auto. In particolare, il Salone di Francoforte ha sancito il definitivo orientamento delle maggiori case automobilistiche alla progettazione e costruzione di auto ecologiche,

destinate a un vasto pubblico.
E' stato, infatti, presentato il prototipo di un'auto in cui il motore tradizionale viene utilizzato esclusivamente per alimentare le batterie del
motore elettrico, collegato all'asse delle ruote.

Un secondo prototipo ha ben quattro motori elettrici, ognuno collegato a una singola ruota, tutti alimentati da batterie ricaricabili e/o con un propulsore al bioetanolo. Tutte le case automobilistiche hanno, inoltre, in produzione o progettazione almeno un’auto ibrida.
L'altra tendenza dominante degli ultimi saloni è la produzione di auto low-cost, destinate a un pubblico di massa. La maggior parte delle componenti vengono "prese in prestito" dalle moto o dai veicoli a tre ruote e sono realizzate in plastica. I vantaggi derivanti dalla produzione di queste auto potranno essere applicati anche ad altre produzioni
.

 

SENZA REVISIONE NON C’E’ ASSICURAZIONE: C’è una data che andrebbe inserita in ogni agenda, e monitorata periodicamente: quella della scadenza della revisione della propria auto.
Il rischio, infatti, non è solo quello di incorrere in una multa fra i 131 e i 524 euro circa (ma la sanzione raddoppia in caso di recidiva e se si è fermati in autostrada) e nel ritiro della carta di circolazione, restituita dopo il superamento della revisione presso la Motorizzazione provinciale.
Quello che la maggior parte degli automobilisti ignora è che alle auto a cui è scaduto il periodo di revisione decade anche la copertura assicurativa. Ciò significa che, in caso di incidente, la compagnia risarcisce gli eventuali danni a persone o a cose, ma poi si rivale sull’assicurato,

che deve quindi provvedere al pagamento di tasca propria.
Esiste comunque, per i più distratti, l’opportunità di tutelarsi per ogni evenienza.
Con una piccola maggiorazione del premio e a discrezione delle singole compagnie, si può selezionare la garanzia “Rinuncia alla rivalsa” per avere una copertura valida in qualsiasi circostanza (ad eccezione dell’omissione di soccorso).
Ecco quindi quali sono i principali controlli obbligatori:

- Dispositivi di frenata; sterzo; assi, ruote, pneumatici e sospensioni.
- Visibilità; impianto elettrico.
- Telaio ed equipaggiamenti vari; identificazione veicolo.
- Emissioni dei gas di scarico;rumori.

 

PER QUANTO TEMPO CONSERVARE LE RICEVUTE DI ASSICURAZIONE, BOLLO AUTO E MULTE: Qualche consiglio per gli automobilisti nei confronti del fisco.

le ricevute delle singole rate del premio pagato all'assicurazione (salvo clausole specifiche nel contratto) vanno CONSERVATE PER UN ANNO; solo se sono state utilizzate ai fini fiscali per la detrazione d'imposta o per la deduzione dal reddito complessivo, le quietanze vanno conservate per cinque anni (come per tutte  le documentazioni relative alla dichiarazione dei redditi). Il BOLLO AUTO  va conservato per TRE ANNI dalla scadenza (anche se l'auto è stata venduta).

La ricevuta del bollettino di pagamento delle MULTE STRADALI, invece, va tenuta custodita per ALMENO CINQUE ANNI.

 

 

 

 

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